VIA LE AUTO DAL QUADRILATERO: IL NOSTRO PRONOSTICO

Via le auto dal quadrilatero: il nostro pronostico…

Il “quadrilatero della moda” è il quartiere di Milano conosciuto in tutto il mondo per le sue attività di lusso, in cui si concentrano marchi celebri che fanno della nostra città un riferimento per la moda, il design e i gioielli.

Nonostante la sua celebrità il quadrilatero ha sempre presentato un paradosso incomprensibile, avallato da buona parte degli stessi negozianti della zona: costringere le persone e le migliaia di turisti che vogliono godersi le vetrine e lo shopping ad assembrarsi sui marciapiedi per lasciare libertà alle auto di transitare e parcheggiare ovunque.

Sappiamo bene che la mentalità diffusa di molti commercianti è ancora che il traffico generi affari, in questo caso inoltre potrebbe aver giocato anche l’idea che qualche personaggio di spicco debba avere il diritto di arrivare in auto fin davanti alla vetrina ma, come scritto molto chiaramente nell’articolo che alleghiamo (vi preghiamo ad andare oltre al titolo): “vedere Hammer e suv ignoranti parcheggiati davanti a Cova stuzzicherà sì l’ego di qualche esibizionista, ma dà come valore aggiunto alla zona il vuoto cosmico. Non ci sono giustificazioni, non c’è, nel 2023, retaggio culturale che tenga per aver il diritto a piazzare la Lamborghini davanti a Gucci o Prada

Ora però qualcosa sta finalmente cambiando: Il sindaco Beppe Sala ha annunciato che entro i primi sei mesi del 2024 il quadrilatero verrà finalmente chiuso alle auto private. E’ una decisione che consideriamo molto importante per due motivi:

  • è un tema di mobilità: questo provvedimento va nella direzione di diminuire le auto in città. Perché se è vero che Il “centro storico” richiede sempre una tutela specifica per le sue testimonianze storiche e artistiche, è anche vero che non può essere trattato in modo slegato dal resto della città, che può essere considerata tale solo se funziona nel suo insieme. Per questo ci aspettiamo che questo provvedimento sia un punto di partenza e non di arrivo
  • è un tema di relazione tra traffico e commercio: da anni sosteniamo che la riqualificazione urbana e la riduzione delle auto crei vivibilità, socialità, innovazione e dunque attiri più persone e “clienti”.

Siamo quindi soddisfatti di questo passo avanti e facciamo un pronostico: una volta che le auto non passeranno più in via Montenapoleone i negozianti si guarderanno intorno e diranno: “ma perché non l’abbiamo fatto prima?” E noi risponderemo: “se solo ci aveste ascoltato…:)

Scopri il nostro lavoro sui “Negozi Amici dell’Aria” e la relazione tra traffico e commercio qui

Leggi l’articolo di Milano Today qui di seguito /oppure scaricalo qui in pdf

Finalmente abbiamo capito che le auto in centro fanno schifo

Cominciare a togliere le vetture dal Quadrilatero è un punto di partenza, non un punto d’arrivo

Alessandro Rovellini Direttore responsabile 19 ottobre 2023 11:49 – Milano Today

Quella che vedete in foto è la zona antistante alla stazione Garibaldi. Nel cuore della city, in mezzo a grattacieli e palazzi firmati dai maggior designer del mondo. Potrebbe esserci uno spazio verde, magari con un percorso pedonale abbracciato da alberi e aiuole, nel mezzo un’installazione valorizzata di qualche artista internazionale. Sarebbe uno di quei sottofondi per Instagram, dove la gente viene apposta e intasa i social di foto coi filtri. Invece no. In 6 anni, dalla stipula delle linee di indirizzo della convenzione tra Comune e Fs, si è riusciti nella mirabolante impresa di non fare assolutamente niente. Gli unici indiscussi protagonisti di quello schifo urbano sono lamiere, gomme, asfalto scassato e gasolio. Che dite, vi piace? Come si fa a ritenerlo un ambiente centrale nel reticolato cittadino?

Le auto peggiorano le condizioni ovunque

Piazza Freud è solo uno dei tanti esempi. La volontà della giunta di togliere l’accesso alle auto in una minuscola porzione di centro storico va, finalmente, nella direzione giusta. Una piccola goccia nel’oceano. Ma intanto. Mentre nel mondo civilizzato le auto spariscono dai centri cittadini e i parcheggi si fanno sottoterra, Milano ha ancora, in larghissima parte, zone e vie che lasciano spazio a rozze distese di vetture. Quest’ultime strozzano sviluppo, benessere e qualità dell’aria. Non c’è un solo caso, e si potrebbero citare tonnellate di studi, dove eliminare le macchine abbia portato a un peggioramento della situazione urbana generale. Ed è verissimo il contrario. Incredibilmente, in giro per l’Italia, tutti i comitati di quartiere a 10 anni dalle pedonalizzazioni non tornerebbero mai indietro. Miracolo.

Il “diritto” a parcheggiare davanti a Cova col suv

Limitare l’accesso alle auto dove c’è già un afflusso robusto di mezzi pubblici aumenta gli spazi per locali e commercianti, e di conseguenza i ricavi; costringe le persone a fare più movimento, migliorando l’aspettativa di vita; riduce il rumore, le emissioni di particolato; abbassa grandemente la possibilità di incidenti; tratteggia spazi vivibili e sicuri. L’elenco è quasi infinito e potremmo scriverci dei tomi enciclopedici. Il Quadrilatero è per sua natura un’area pedonale. Vedere Hammer e suv ignoranti parcheggiati davanti a Cova stuzzicherà sì l’ego di qualche esibizionista, ma dà come valore aggiunto alla zona il vuoto cosmico. Non ci sono giustificazioni, non c’è, nel 2023, retaggio culturale che tenga per aver il diritto a piazzare la Lamborghini davanti a Gucci o Prada. No, nessuno ci perderà nulla

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