BIGLIETTO ATM E AREA C: IL PARADOSSO DEI RINCARI

Nel 2012 il biglietto ATM era appena stato aumentato a 1,50 euro mentre la neonata AreaC costava 5 euro (ridotte a 3 euro se si sosta in una autorimessa convenzionata).

Dopo 10 anni, a partire dal 9 gennaio 2023, il biglietto ATM costerà 2,20 euro (quasi il 50% in più), mentre AreaC costerà sempre 3 o 5 euro.

E da quando sono state messe in opera le telecamere di AreaB abbiamo scoperto che ogni giorno entrano a Milano quasi un milione di mezzi motorizzati.

A Milano ci sono troppe auto e moto. Si calcola che ogni giorno ci siano in divieto di sosta, in strada e sui marciapiedi, dai 60 ai 100.000 veicoli.

È un problema, non solo di smog, ma di bellezza e qualità della vita. A Milano il tasso di motorizzazione è di 55 auto ogni 100 abitanti, mentre nelle altre città europee questo numero è compreso fra 25 e 40.

Il risultato è che gran parte dello spazio pubblico è occupato da centinaia di migliaia di auto, per la maggior parte del tempo ferme. Questo anche grazie al fatto che non si paga per occupare quello che è lo spazio di tutti. Occorre superare il tabù della ‘sosta gratis per i residenti’. I ‘residenti’ di una via non hanno un diritto naturale di occupazione della via in cui abitano, che è sempre pubblica e pagata con le tasse di tutti.

“E’ necessario più che mai riequilibrare il rapporto di forze tra gli utenti dello spazio pubblico. Aumentare il prezzo del biglietto ATM senza toccare (dopo 10 anni!) AreaC e allo stesso tempo continuare a consentire l’occupazione gratuita dello spazio pubblico è una decisione non degna di una città che vuole confrontarsi con le altre città europee”

L’articolo di Massimiliano Tonelli su MilanoToday

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