I “Negozi amici dell’aria”: un patto di amicizia con i commercianti

Pubblichiamo un estratto dal libro SMOG ADDIO: come e perché è ora di cambiare aria – a cura di Pietro Raitano e Genitori Antismog – ed. Altreconomia

di Lucia Robatto, storica attivista e già presidente dei Genitori Antismog

“Vi è mai capitato di pensare ad una cosa come assolutamente logica e di non riuscire a capire come per altri non lo sia affatto? Ecco, a me è successo per anni con i commercianti di Milano e con la loro resistenza a qualsiasi intervento di limitazione del traffico…una resistenza per me inspiegabile perché, se una strada si libera dalle macchine e viene “rigenerata”, non potrà che riempirsi di persone e quindi di clienti…è talmente logico!
Ma la logica giustamente non è sempre una scienza esatta ed è per questo che ad un certo punto ho capito che dovevo trovare il modo di dimostrare il mio teorema.
Ma andiamo con ordine.

Garibaldi e Ticinese
La mia personale “ossessione” per i commercianti nasce ancora da ragazza. Vivevo in un quartiere di Milano piuttosto centrale e paradossalmente senza mai un turista di passaggio. Parliamo naturalmente di un’epoca storica in cui la sensibilità verso inquinamento e traffico era davvero scarsa e per questo i pochi negozi in cui mi ero arrischiata ad entrare non prendevano molto bene la mia idea di uno shopping senza auto…perdita di clienti, crollo degli affari e serrande chiuse erano la previsione più rosea che riuscivano a presentarmi.
Nel 2002, quando ero già parte delle “mamme antismog”, avviene un fatto importante: il Comune trasforma corso Ticinese e corso Garibaldi in isole pedonali, limitando sensibilmente il passaggio delle auto.
La novità è grossa ma non tutti ne sono felici, tanto che una buona parte di commercianti si fanno subito sentire proteste e cartelli affissi sulle vetrine. Chi critivava il tipo di progetto o chi lo respingeva in toto, certamente il letimotiv di fondo era lo stesso per tutti: togliere le auto significava togliere clienti ed affari.

A colpirmi però come un fulmine non fu tanto la reazione dei commercianti quanto quella di tanti cittadini che a sorpresa si dimostrarono così felici e incuriositi dal cambiamento da dichiararsi addirittura pronti a “boicottare” i negozi più riottosi.
Mi trovavo dunque ad assistere ad un paradossale cortocircuito tra commercianti pro-auto e clienti no-auto…
(presegui qui: SMOG ADDIO: come e perché è ora di cambiare aria – a cura di Pietro Raitano e Genitori Antismog – ed. Altreconomia

Ti è piaciuto questo articolo ? Condividilo sui social

Vuoi ricevere altri articoli come questo? Iscriviti alla Newsletter

Inserisci il tuo nome e la tua mail: