“IN UNA CITTA’ NORMALE”…PARTE LA CAMPAGNA SOCI 2024 DEI GENITORI ANTISMOG

“In una città normale”…parte la Campagna Soci 2024 dei Genitori Antismog

Cosa è una “città normale”?
Cosa significa viverci?

Significa vivere in uno spazio che sia a “misura di persona”, ossia in una città vivibile che tiene conto delle diverse esigenze e capacità dei suoi cittadini.

A Milano però, come nella maggior parte delle nostre città, questa “normalità” non c’è: lo spazio urbano e, ricordiamo, pubblico (di tutti!) è ormai prevalentemente occupato dalle auto.

Auto che hanno tutte le corsie di una carreggiata dedicate, auto sul marciapiede, auto in seconda fila, auto ferme in colonna con il motore acceso…

Tutto questo non è normale!

Con la Campagna Soci 2024 vogliamo chiedere ai cittadini di Milano (e di qualsiasi altra città per fare sinergia) di partecipare al lavoro che stiamo portando avanti da oltre vent’anni.

Con la nostra campagna parleremo di noi, nella veste di genitore che si muove con il passeggino, di anziano che deve fare lo slalom tra le auto parcheggiate sul marciapiede, di pedone a cui non viene data la precedenza sulle strisce pedonali, di bambino che può giocare solo in spazi chiusi (palestra, cortile della scuola..) perché la strada è soltanto un pericolo e tanti altri casi che un po’ alla volta racconteremo.

Oggi iniziamo con l’esempio di una mamma con il passeggino, che rappresenta ovviamente anche un padre, un nonno o chiunque con coraggio impugni questo mezzo: come vive una giovane mamma a Milano? Quali avventure incontra per la strada quando esce con il suo bambino?

Traffico e inquinamento: ecco l’avventura che l’aspetta. Questa mamma sa che dovrà muoversi per la città con grandissima fatica e sa anche che il suo bambino respirerà le polveri sottili che escono dai tubi di scappamento che sono proprio alla sua altezza.

Tutto questo non è normale!
Per questo vi invitiamo a lavorare tutti insieme per costruire una “città a misura di persona”!
Associati ai Genitori Antismog, sostieni e partecipa al nostro lavoro, perché Milano con meno auto è bellissima!


LEGGI:

Per quanto riguarda la mobilità: vi invitiamo a leggere la testimonianza della nostra attivista Beatrice che racconta con ironia le difficoltà che incontra quando porta fuori i suoi bambini in passeggino.

Per quanto riguarda l’inquinamento: vi invitiamo a leggere di seguito un estratto dalla ricerca: “Popolazione scolastica ed  esposizione all’ inquinamento dell’aria” di Luca Boniardi, Ricercatore del laboratorio EPIGET – epidemiologia, epigenetica e tossicologia dell’Università degli Studi di Milano:

L’inquinamento dell’aria delle nostre città è composto da diversi “strati”:
uno naturale
uno regionale
un fondo urbano.

All’interno della città sono poi presenti diversi picchi (hotspots) di inquinamento dovuti principalmente a fonti intermittenti quali il traffico.

In Lombardia c’è una chiara associazione tra concentrazioni di PM10 e numero di ricoveri per bronchioliti acute da virus  sinciziale (2814 casi) (Carugno et al. 2018)

A Milano, uno studio su 693 bambini (329 asmatici o con problematiche respiratorie ricorrenti) suggerisce una chiara  relazione tra densità di traffico vicino all’abitazione e concentrazioni di PM10 e rischio di complicazioni. Vivere  nei dintorni di aree ad alta densità di verde risultava invece un fattore protettivo (Esposito et al, 2014).

L’inquinamento dell’aria si diffonde in modo eterogeneo sul territorio.
In una stessa città e in uno stesso quartiere avremo dunque zone più inquinate ed altre meno.

Nelle zone altamente urbanizzate dove buona parte degli spostamenti vengono ancora eseguiti con veicolo motorizzato, il traffico è la principale fonte di diversi contaminanti, tra cui quelli maggiormente impattanti  per la salute (particolato fine, benzene, idrocarburi policiclici aromatici, NOx)

L’inquinamento dell’aria segue un peculiare trend temporale giornaliero, è evidente il picco di concentrazioni durante l’ora di punta di traffico del mattino proprio in corrispondenza dell’entrata a scuola.

La casa e la scuola insieme contribuiscono per più del 90% dell’esposizione giornaliera.

Tuttavia, durante gli spostamenti i bambini sono esposti ai picchi di esposizione più elevati.

L’esposizione personale segue un trend simile a quello del’inquinamento dell’aria, è evidente il picco di esposizione durante l’ora di punta di traffico del mattino e il tragitto casa-scuola.

Per quanto detto fino ad ora, il tragitto casa-scuola risulta il momento più critico per l’esposizione dei bambini ad inquinamento atmosferico. Ma a diversi percorsi corrispondono diverse esposizioni (fino al 20% di  differenza). È dunque possible mitigare il rischio favorendo l’utilizzo e il disegno di percorsi meno inquinati.

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