L’inquinamento dell’aria danneggia la salute umana e l’ambiente. Anche se in Europa la qualità dell’aria è migliorata negli ultimi decenni, la concentrazione degli inquinanti rimane ancora troppo alta. Chi vive in città è regolarmente esposto a livelli di inquinamento che fanno male alla salute. I bambini sono particolarmente sensibili agli effetti dell’inquinamento, anche prima della nascita.
Di quali inquinanti dobbiamo preoccuparci?
Il particolato (PM) e l’ozono sono considerati gli inquinanti dell’aria con l’effetto più importante sulla salute umana. Il particolato è composto da particelle solide o liquide disperse nell’aria. Si chiama PM10 l’insieme delle particelle con diametro inferiore a 10 micrometri (millesimi di millimetro), e PM2.5 l’insieme delle particelle con diametro inferiore a 2,5 micrometri. Secondo le loro dimensioni, le particelle possono depositarsi nelle vie aeree superiori (naso e gola), lungo la trachea e i bronchi, o arrivare fino agli alveoli, le piccolo sacche dove avvengono gli scambi di ossigeno e anidride carbonica, causando irritazione e infiammazione.
Il particolato è prodotto dal traffico, dagli impianti per la produzione di energia, dal riscaldamento domestico, da impianti industriali, dall’agricoltura, e anche da fonti naturali, come gli incendi nelle foreste.
L’ozono è un inquinante secondario: non viene emesso direttamente nell’atmosfera, ma si forma quando la luce solare trasforma alcuni gas emessi da veicoli e fonti industriali. I livelli di ozono sono alti soprattutto d’estate, quando la luce solare è più forte.
I bambini sono particolarmente sensibili agli inquinanti. Sono più fragili: i loro polmoni, il loro sistema cardiovascolare, il loro sistema immunitario e il loro cervello si stanno ancora sviluppando. Sono più esposti: respirano più aria degli adulti e hanno superfici polmonari più estese, in rapporto al loro peso. Respirano anche più spesso con la bocca, specialmente quando sono molto piccoli, e passano più tempo vicino ai tubi di scarico e alle particelle emesse dall’usura di freni e pneumatici. L’esposizione all’aria inquinata può causare l’irritazione di naso, gola e occhi. Con alti livelli di inquinamento aumentano l’assunzione di farmaci anti asma, le richieste di visite pediatriche e i ricoveri in ospedale.
L’effetto dell’inquinamento sui bambini inizia ancora prima della nascita. L’esposizione all’aria inquinata e al traffico durante la gravidanza ha un effetto negativo sullo sviluppo del feto, come hanno recentemente confermato i ricercatori del grande progetto europeo ESCAPE (European Study of Cohorts for Air Pollution Effects). E dimostrato che l’esposizione materna aumenta il rischio di basso peso alla nascita, parto prematuro e disturbi dello sviluppo infantile.
Il traffico è un fattore di rischio particolarmente preoccupante per la salute infantile. Alcuni studi hanno osservato che i bambini esposti a livelli più alti di inquinanti prodotti dal traffico sono più spesso asmatici e hanno attacchi di asma più frequenti. Sempre secondo ESCAPE, i bambini sotto i due anni esposti al traffico sono a maggior rischio polmonite rispetto ai bambini che respirano aria più pulita. Per i bambini sotto l’anno di vita, ogni aumento di 5 µg/m3 del PM2.5 moltiplica per 4 il rischio di polmonite. Gli ossidi di azoto (NO2), inquinanti emessi dalle auto, aumentano il rischio di otite media.
All’età di 6-8 anni, i bambini che hanno vissuto in zone più inquinate hanno polmoni che funzionano peggio. E’ un effetto sufficiente ad aumentare significativamente il numero di bambini con bassa funzionalità respiratoria, misurata con la spirometria. Non è chiaro se il danno degli inquinanti possa essere compensato negli anni dell’adolescenza o se, come suggeriscono alcuni studi, i bambini esposti entreranno nell’età adulta – quando la capacità polmonare comincia naturalmente a diminuire – con funzionalità già ridotte.
Come ridurre l’esposizione all’inquinamento dei bambini?
• Controllare le previsioni sulla qualità dell’aria, e tenerne conto nel pianificare la giornata.
• Evitare le attività all’aria aperta vicino alle strade trafficate, soprattutto nelle ore di punta. Scegliere percorsi alternativi, con meno inquinamento.
• Quando i livelli degli inquinanti sono particolarmente alti, come accade con l’ozono in estate, è meglio evitare l’attività fisica all’aperto nelle ore più calde, spostandole verso il mattino presto e la sera. Le finestre di casa dovrebbero rimanere chiuse nelle ore centrali della giornata.
La qualità dell’aria è fondamentale per il benessere e la crescita dei bambini. L’aria più pulita permetterebbe loro di passare più tempo giocando all’aria aperta, senza conseguenze negative per la salute.
(parzialmente adattato da materiale HEAL e Progetto ESCAPE)