La Regione Lombardia incentiva l’uso dei mezzi…inquinanti

 La Regione Lombardia spende € 8 milioni per incentivare l’uso di mezzi …inquinanti
 
“Premio per chi non inquina”
Così il presidente Roberto Maroni ha presentato ai lombardi la decisione di abolire la tassa di circolazione per motorini e micro-car.
Una dichiarazione falsa e un incentivo in aperto e clamoroso contrasto con gli obiettivi di risanamento dell’aria in Lombardia e il neonato Piano Regionale degli Interventi per la Qualità dell’Aria PRIA
Genitori Antismog chiede a Regione Lombardia:
  • Il ritiro immediato di questo provvedimento annunciato che rischia di peggiorare le già deboli politiche sull’aria della regione Lombardia;
  • di devolvere le risorse risparmiate a un programma regionale di rottamazione dei motorini e micro-car a due tempi e a quattro tempi puntando soprattutto sul trasporto pubblico e la mobilità sostenibile, bici elettriche o tradizionali e facilitazioni al trasporto condiviso.
Genitori Antismog sottolinea che non è vero che i motorini sotto i 50 cc e – a maggior ragione – le micro-car (cioè quei veicoli a quattro ruote il cui motore è inferiore ai 50 cc.) siano poco o meno inquinanti delle automobili.  Anzi, ad esempio, un motorino a due tempi ha emissioni di idrocarburi incombusti di oltre otto volte quelle di un auto diesel Euro 4 (fonte: PRIA)

Ci aspetteremmo da un governatore messaggi corretti e coerenti per spiegare ai giovani l’impatto ambientale dei mezzi che loro più frequentemente utilizzano.

Vero è che su motorini da anni siamo vittime di un equivoco: che contribuiscano necessariamente a ridurre congestione e inquinamento.  Se forse può essere reale il primo effetto (ma non lo è nel medio termine per l’effetto di sostituzione che induce masse sempre più numerose a utilizzare il veicolo maggiormente incentivato), il secondo è falso. Anche il nostro monitoraggio dentro e fuori Area C  ha dimostrato che i picchi peggiori di polveri ultrafini in prossimità dei pedoni si verificano proprio quando passa un motorino.  Questa evidenza dovrebbe indurre a rivedere, per esempio, le politiche del traffico della grandi città (Milano e Roma in testa) che nel corso degli anni hanno sempre voluto incentivare l’utilizzo di moto e motorini.
La Regione Lombardia oggi va però oltre, abolendo del tutto la tassa di circolazione, creando quindi un formidabile incentivo ai motorini e dimenticandosi invece di usare l’imposta per favorire la diffusione di mezzi meno inquinanti e comportamenti veramente ecologici.
I dati sono noti: le emissioni di un singolo motorino sono, soprattutto se il motore è a due tempi, peggiori di quelle di una moderna auto a benzina e per taluni inquinanti (tra i peggiori, che l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro classifica come sicuri cancerogeni come il benzene e gli idrocarburi incombusti) si raggiungono livelli assoluti superiori alle altre tipologie di veicoli.
Questo principio è chiaro già nel PRIA adottato a settembre 2013 dalla regione Lombardia ove si legge che “in termini di massa, i ciclomotori/motocicli a due tempi hanno emissioni di particolato simili ai mezzi diesel senza filtro” e, a pagina 201, che “per moto e ciclomotori a due tempi si è ipotizzata al 2015 la sostituzione del 90% di Euro 0-1 e al 2020 la sostituzione dei rimanenti con moto e ciclomotori a quattro tempi Euro 3”.
Ricordiamo che in base alla ricerca del Joint Research Center della Commissione Europea sull’inquinamento in Lombardia – pagata dalla stessa Regione Lombardia e pubblicata per esteso sul nostro sito – il gradiente di tossicità emissiva dei motorini  è accertato essere senza pari fra i veicoli in circolazione e  le rilevanti emissioni di Composti Organici Volatili degli stessi fra i principali precursori della formazione dell’ozono (cfr. 4° Rapporto p. 100 e ss).
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