Un Mobility Manager piΓΉ vicino al territorio
La nostra esperienza sul mobility management scolastico
Il nostro avvicinamento al mondo del mobility management Γ¨ avvenuto alla fine del 2020, quando grazie alla sensibilitΓ e al sostegno del Municipio 6 di Milano, unico a livello cittadino, abbiamo avviato un percorso di formazione per i Mobility Manager Scolastici (MMS) e di accompagnamento alla redazione e implementazione dei Piani della mobilitΓ casa-scuola destinato a tutti gli Istituti comprensivi del territorio. Il focus di questa esperienza, tuttora in corso, sul mondo della scuola, ci ha consentito di sviluppare riflessioni piΓΉ generali sul mondo del mobility management.
Per questo abbiamo accolto con grande interesse la stesura e il lancio, avvenuto il 22 maggio a Milano, del Manifesto per la costituzione delle coalizioni territoriali di Mobility Manager, definito da Paolo Barbato di Wiseair come βun nuovo modello operativo per la mobilitΓ aziendaleβ che mira a risolvere alcune delle criticitΓ che caratterizzano queste figure.
Mobility Manager Scolastici, Aziendali e dβArea
Il Mobility Manager Scolastico (l. nΒ° 221/2015 e l. nΒ° 108/2022) ha il compito di promuovere spostamenti piΓΉ sostenibili degli alunni e del personale scolastico, agendo in particolare sul fronte educativo. Lβelaborazione dello strumento del Piano della mobilitΓ casa β scuola, obbligatorio in base alla prima legge, Γ¨ stata resa facoltativa.
La figura del MMS Γ¨ strettamente imparentata con il Mobility Manager Aziendale e dβArea. Il primo, obbligatorio per le aziende con piΓΉ di 100 dipendenti per sede, Γ¨ responsabile della mobilitΓ del personale all’interno di aziende ed enti pubblici e ha il compito di promuovere attraverso la redazione dei Piani degli Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL) una mobilitΓ piΓΉ sostenibile; il secondo, il Mobility Manager dβArea, obbligatorio per i capoluoghi, i Comuni delle CittΓ metropolitane o con un numero di abitanti superiore ai 50.000, svolge funzioni di raccordo tra quelli aziendali e di stimolo per la diffusione di buone prassi e modelli collaborativi. Al tempo stesso si occupa di promuovere una mobilitΓ piΓΉ sostenibile a livello comunale.
Le criticitΓ trasversali
La nostra esperienza e i contributi dei partecipanti al lancio del Manifesto evidenziano alcune criticitΓ che accomunano i MMS a quelli aziendali.
La prima riguarda, come la definisce Laura Echino di AIAGA βla solitudine professionaleβ allβinterno dellβente in cui si lavora, che ha un significativo impatto sullβefficacia del proprio operato e nello specifico sui Piani; la seconda, una certa difficoltΓ di dialogo con le amministrazioni pubbliche, che, in base alla nostra esperienza, riguarda nello specifico la scala comunale.
A ciΓ² si aggiunge una criticitΓ , specifica dei Mobility Manager di Area, per i quali la dimensione comunale appare troppo ampia ed eterogenea per riuscire a rispondere a problematiche e richieste specifiche provenienti dai diversi quartieri/distretti.
Valore e punti di attenzione del Manifesto: il nostro punto di vista
Il Manifesto ha alcuni aspetti di grande interesse.
- Lβapproccio metodologico: il Manifesto si presenta infatti come un documento non calato dallβalto, ma collaborativo, finalizzato a sviluppare un modello di governance partecipata della mobilitΓ locale;
- la scala in cui intende operare, quella di quartiere, sicuramente piΓΉ adatta a intercettare i bisogni delle persone;
- lβintenzione di lavorare anche a favore del territorio locale per ridurre la congestione da traffico nelle ore di punta, migliorare la qualitΓ dellβaria, limitare lβinquinamento acustico e ampliare lβofferta di soluzioni di mobilitΓ per i residenti;
- la volontΓ di collaborare con i Mobility Manager Scolastici.
Ed Γ¨ su questo ultimo punto che segnaliamo due possibili criticitΓ sulle quali sarebbe opportuno riflettere: la scarsa diffusione di queste figure allβinterno delle scuole che riduce di molto la possibilitΓ di agire in tale direzione; e una collaborazione centrata esclusivamente sulla possibilitΓ di sfruttare βpercorsi casa-scuola esistenti o proporne di nuovi che soddisfino le esigenze sia di chi va a scuola sia di chi va a lavorareβ, che penalizza il contributo delle esperienze di educazione e sensibilizzazione sviluppate in ambito scolastico soprattutto dagli Istituti comprensivi. Iniziative, queste, che Γ¨ fondamentale accompagnino gli interventi relativi ai servizi e alle infrastrutture di mobilitΓ .