In questi giorni, come spesso purtroppo avviene nei mesi estivi, i livelli di ozono (O3) al suolo sono sopra i livelli di soglia. E’ ora di spiegare cosa succede anche in estate e perché il traffico resta l’imputato principale dell’aria pessima che respiriamo.
IL TRAFFICO E LE SITUAZIONI METEO-CLIMATICHE
Nelle nostre aree la fonte principale dell’inquinamento è sempre il traffico, ma dato che la chimica dell’aria è una materia molto complessa che dipende da tanti fattori, situazioni meteo-climatiche diverse interagiscono in modo diverso con le diverse fonti emissive.
In altre parole: le fonti emissive sono le stesse ma i fenomeni che osserviamo d’inverno sono diversi rispetto a quelli estivi.
L’OZONO
L’ozono è molto importante nella stratosfera, ci protegge infatti dai raggi UV (chi si ricorda la crisi del buco dell’ozono?), ma ai livelli più bassi (la troposfera, dove viviamo noi), è un ossidante dannoso per l’uomo e per le piante.
COME SI FORMA L’OZONO E PERCHE’?
Partiamo dagli ossidi di azoto, emessi principalmente dai motori diesel. Semplificando, il biossido d’azoto (NO2) quando sottoposto a forte irraggiamento solare, come avviene d’estate, si scinde in monossido d’azoto NO + un atomo di ossigeno O, che si lega con l’ossigeno gassoso O2 presente nell’aria e forma l’ozono (O3), poi in un passaggio successivo ozono e monossido d’azoto si ‘ricombinano’ e tornano a essere ossigeno e biossido d’azoto, ma nel frattempo, per via di altri inquinanti come i COV, può capitare che il monossido d’azoto si leghi con altre sostanze e lasci elevati livelli di ozono al suolo che si accumula.
Capito cosa fa l’ozono? Anche se non viene immesso direttamente nell’aria, è un inquinante secondario che deriva sempre dai famigerati ossidi di azoto, che invece sì che sono emessi direttamente dall’uomo e principalmente dai motori diesel.
PERCHE’ L’OZONO FA MALE?
Essendo un forte ossidante l’ozono è in grado di attaccare i tessuti dell’apparato respiratorio anche a basse concentrazioni, provocando irritazione agli occhi e alla gola, tosse e riduzione della funzionalità polmonare.
QUALI SONO LE CATEGORIE PIU’ COLPITE DALL’OZONO?
I bambini: sono il gruppo a più alto rischio per l’esposizione ad ozono, perché essi trascorrono gran parte del periodo estivo all’aperto e sono spesso impegnati in attività fisiche intense. I bambini hanno anche maggiori probabilità di sviluppare fenomeni asmatici o altre malattie respiratorie.
Anche gli adulti in buona salute che fanno attività fisica all’aperto (sia essa sportiva o lavorativa) diventano un gruppo “sensibile”, perché sono più esposti all’ozono rispetto alla popolazione meno attiva. L’esercizio fisico infatti può aumentare la frequenza respiratoria e quindi l’introduzione di sostanze inquinanti nei polmoni fino a 10 volte rispetto la situazione di riposo.
Ecco il mondo al contrario in cui viviamo: le cose che fanno bene come lo sport e le attività all’aperto in città diventano cose che fanno male…
COSA SI DEVE FARE PER RIDURRE L’INQUINAMENTO ANCHE IN ESTATE?
Ridurre il traffico. Noi cittadini dobbiamo imparare ad usare l’auto solo quando ne abbiamo veramente bisogno e l’amministrazione deve attuare una politica efficace e convinta contro il traffico.
Ecco perché anche d’estate abbiamo un motivo in più per dire sì ad Area B e per chiedere scaglioni più restrittivi per il blocco dei diesel.