TréntaMI: UN FORMATO PER CAMBIARE MILANO

di Dorotea Satey, attivista storica dei Genitori Antismog

“Dopo il progetto dei Negozi Amici dell’Aria, era nostro desiderio fare un passo in più: mostrare concretamente cosa significa recuperare spazio pubblico per restituirlo alle persone e ridare slancio all’economia di prossimità.

Il progetto Living Street è una sperimentazione che, attraverso la “rimodulazione” temporanea di una via o un isolato, punta a far comprendere i vantaggi della moderazione del traffico e della rigenerazione urbana.

Per attuarlo, occorrono la collaborazione dei residenti, delle realtà associative, delle scuole, dei commercianti di zona e dell’Amministrazione comunale. Living street è quindi un progetto culturale propedeutico alla realizzazione delle Zone 30 previste dall’Amministrazione comunale di Milano.

Era la primavera del 2017. Eravamo sempre più consapevoli che la nostra battaglia contro lo smog dovesse fare un ulteriore passo avanti: dalla pura denuncia alla ricerca di soluzioni. Del resto, il progetto Negozi Amici dell’Aria era nato con quell’obiettivo. Avevamo familiarizzato con i temi dello spazio pubblico condiviso, della mobilità sostenibile, della necessità di ridurre il numero di auto in circolazione e di quelle che giornalmente affollano in modo abusivo ogni spazio libero (marciapiedi, controviali, spazi sotto i viali alberati di Milano).

Cosa potevano fare i Genitori Antismog? Cominciai a guardarmi attorno per campire meglio. Mi accorsi che in realtà abitavo già in una zona 30, ossia un’area in cui la velocità massima consentita alle auto è di 30 km orari (…) La “mia” zona era stata realizzata semplicemente posizionando una segnaletica verticale e orizzontale all’inizio e lla fine dell’area prescelta. Segnaletica che stava quasi sbiadendo…

Ma che efficacia poteva avere una Zona 30 pensata così? (continua)

Estratto dal libro SMOG ADDIO: come e perché è ora di cambiare aria – a cura di Pietro Raitano e Genitori Antismog – ed. Altreconomia

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