UNA CITTA’ PER BICI E PEDONI VA COSTRUITA

Sono passati solo pochi giorni dal fatale incidente a Milano che ha visto la morte di un ragazzo di 14 anni investito da un tram.

Siamo abituati ad ogni genere di notizie e sappiamo che nel giro di poche ore si “bruciano” ma noi vogliamo ancora parlarne, perché anche se la dinamica di questo specifico incidente è ancora da accertare, non c’è dubbio che a Milano ci sia un gravissimo problema di sicurezza stradale. Un problema ancora non affrontato adeguatamente, tanto che questa tragedia è solo l’ultima di una lunga serie a danno di bambini, pedoni e ciclisti.

A questo proposito, proponiamo l’ottima analisi del 9 novembre 2022 di Francesco Costa del Morning Post:

“Ogni incidente ha una storia a sé e forse Luca a 14 anni ha commesso un’imprudenza, ha tagliato i binari del tram, ma gli ultimi vent’anni di strada dicono che l’Italia resta nello spostarsi non sostenibile, poco sicura, che gli airbag interni ed esterni hanno dimezzato morti e feriti tra i guidatori di auto ma parallelamente le percentuali di lutti tra i pedoni e ciclisti sono scesi appena, troppo poco.

L’ultimo rapporto Istat spiega bene come da noi l’indice di mortalità per chi va a piedi – 3 ogni 100 incidenti – sia di 4,6 volte superiore alla mortalità degli occupanti di autovetture.
Lo stesso valore è 1,8 volte più alto per i conducenti e i passeggeri di biciclette e monopattini – 1,2 morti ogni 100 incidenti. Nel 2021, segnala sempre Istat, gli incidenti che hanno coinvolto in Italia bici e monopattini sono addirittura aumentati del 22% causando 229 morti e 18.000 feriti.
Per l’incidente di Luca sono in corso delle indagini ma a prescindere dalla risposta questi dati ci servono a capire che, oltre alla necessità di cambiare alcuni nostri comportamenti, una città a misura di bici va anche costruita, costruita nelle sue infrastrutture, nelle sue regole, nell’evitare ove possibile che i binari del tram possano essere tagliati, oppure mettere mano a quelle regole del traffico pensate più per le auto che per i pedoni o per le bici.”

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